ANNEGAMENTOBAMBINI
Per aiutare un bambino che rischia di annegare, è importante estrarlo velocemente dall’acqua per risolvere il prima possibile l’insufficienza respiratoria.
Per aiutare un bambino che rischia di annegare, bisogna estrarlo al più presto dall’acqua facendo attenzione a
- evitare di esporre se stessi al pericolo: è molto difficile soccorrere un bambino in acqua senza rischiare di danneggiare se stessi
- risolvere l’insufficienza respiratoria del bambino: questo è il problema più grave che può verificarsi
In caso di annegamento o di rischio di annegamento, soccorrere un bambino è particolarmente complicato. Il bambino è meno collaborativo di un adulto e, trovandosi in difficoltà in acqua, tende ad agitarsi ancora di più, immergendo nell’acqua il volto e in particolare la bocca. Come riflesso spontaneo, la glottide si chiude per evitare che l’acqua entri nei polmoni: la conseguenza è che il bambino rimane in apnea e in questa l’acqua può entrare invece nello stomaco.
Se il bambino non viene soccorso in tempo, la mancanza di ossigeno può causare perdita di coscienza, arresto respiratorio e arresto cardiaco.
In termini di prevenzione, è necessario mantenere sempre una rigida sorveglianza sui bambini, anche in ambienti apparentemente sicuri come una vasca da bagno o una piscinetta gonfiabile.
COSA FARE
Estrarre il bambino dall’acqua.
Liberare le vie aeree da eventuale vomito o materiale estraneo (alghe o foglie) che potrebbero causare ostruzione o aspirazione.
Coprire il bambino per combattere il raffreddamento del corpo.
CHIAMARE IL 118 e seguire con precisione le indicazioni.
Se il bambino è cosciente
- Tranquillizzarlo
- Metterlo in posizione seduta (vedi immagine POSIZIONE SEDUTA) o laterale (vedi immagine POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA) per facilitare la respirazione
- Aiutarlo a espellere il liquido presente nelle vie aeree, stimolando la tosse
Se il bambino è incosciente, non respira e il battito cardiaco è assente
- Effettuare le manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica ( PBLS) (vedi video RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE NEL BAMBINO)
COSA NON FARE
Non somministrare bevande di alcun tipo.
Non effettuare manovre di rianimazione se l’ambiente non è sicuro.
Non muovere il bambino in modo brusco, in caso di sospetto trauma cranio-cervicale.
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