sabato 17 settembre 2016

Globo vescicale, questione di tatto e pianificazione

Quando parliamo di globo vescicale ci riferiamo ad un aspetto morfologico che si crea con una ritenzione acuta di urina.
Riconoscere un globo vescicale è relativamente semplice quando il nostro paziente è magro, come si vede nella foto e nell'ecografia gli esami sono utili per avere un ulteriore conferma di qualcosa evidente alla vista e al tatto.
ritenzione urinaria o globo vescicale
ecografia globo vescicale

Immagini tratte da wikipedia (LINK).
L'ecografia conferma in modo evidente qualcosa che si può verificare al tatto, se abbiamo una vescica piena o una massa solida toccando con mano la sede la distinzione è netta.
In paziente magro è semplice ma quando la massa aumenta o le condizioni cliniche si fanno più complesse e non è più così facile.

Il contesto in cui ci troviamo, chirurgico, geriatrico o d'urgenza richiede approcci diversi.
Siamo in un contesto d'urgenza, un PS vede spesso situazioni di globo vescicale, la situazione più difficile è quella dei globi vescicali esagerati di 2000ml e oltre che possono confondersi con gli altri annessi addominali e simulare un addome acuto.
Siamo in un contesto chirurgico, gli interventi in anestesia locoregionale possono essere concomitanti a ritenzioni d'urina che si manifestano inizialmente con un dolore sovrapublico e la mancanza del controllo della minzione perchè l'anestesia residuale è ancora presente.
Se lavoriamo in una geriatria ci viene in aiuto conoscere l'anamnesi del paziente il sapere se è un prostatico se le condizioni sono cambiate gradualmente o improvvisamente, ad esempio ci riferisce che ha mal di pancia e da giorni fa la pipi spesso, situazione che richiede un ulteriore indagine.
Quando dobbiamo palpare l'addome?
La prima risposta è la più facile, se e solo se l'organizzazione di lavoro lo richiede.
Può sembrare una banalità però se c'è un medico predisposto a queste valutazioni e la nostra organizzazione di lavoro ci richiede di attivarlo, perchè non farlo, in alternativa se ci è richiesto di fare una prima valutazione per dare informazioni più precise allora facciamo una palpazione dell'addome.
In sintesi prima cosa si rispettano le procedure/protocolli di reparto.
Nel caso di un sospetto di ritenzione acuta d'urina dobbiamo palpare l'addome per confermare un globo o per escluderlo.
I primi segnali sono due anche se potrebbero non essere presenti entrambi, il dolore pelvico e la mancanza del controllo della minzione.
Possono non essere presenti entrambi perchè il nostro assistito potrebbe non riferire un dolore pelvico quando, se chirurgico, è ancora presente l'anestesia, se geriatrico, la vescica si è espansa ed ha volumi elevati.
Il dolore potrebbe essere anche un falso allarme di ritenzione acuta, in caso di interventi chirurgici in zona pelvica o rettale il dolore può essere localizzato e regredisce con gli analgesici.

Il nostro assistito potrebbe riferire di avere il controllo della minzione perchè confonde una minzione da rigurgico con una minzione normale, capita.
Non abbiamo dubbi, dobbiamo palpare l'addome, c'è una potenziale urgenza che facciamo mettiamo in allarme tutti?
Arriva il globo vescicale c'è l'apocalisse e salverò il mondo... questo non è l'approccio giusto.
C'è tempo e ci serve la collaborazione dell'assistito.
PRIMA COSA IL CONSENSO
Dobbiamo chiedere il permesso al nostro assistito, perchè abbiamo bisogno della sua collaborazione, spiegare cosa facciamo e perchè è il modo migliore.
Il nostro modo di presentazione del potenziale problema clinico va adeguato al nostro paziente, le sue capacità di comprensione, il suo stato di ansia se più o meno manifesta.
Quindi segue la palpazione dell'addome che deve essere delicata e concentrata nella zona sovrapubica per capire se la vescica è piena.
Visto che c'è il sospetto di una ritenzione acuta d'urina io faccio così:
con una mano, delicatamente a partire dal centro allontanandosi prima a destra poi a sinistra cerco i bordi del globo è sufficiente una mano,
una volta identificati i bordi con due mani, sembra di sentire una massa tondeggiante del volume di un grosso pompelmo,
con due mani cerco di far vedere la dimensione del globo vescicale per fargli capire la situazione.
Quando identifichiamo una massa delle dimensioni di un grosso pompelmo potremmo essere davanti ad un globo di un litro.
Per esercitarsi basta mettere qualcosa di tondo sotto un cuscino.
A volte potremmo non trovare nulla ed in questo caso dobbiamo capire perchè, ma una volta identificata la presenza di un globo vescicale dobbiamo informare il paziente che per fare svuotare la vescica è necessario un catetere.
Il cateterismo per svuotare una ritenzione acuta d'urina non è sempre lo stesso, potrebbe essere a permanenza, a breve termine o solo un cateterismo estemporaneo, dipende.
Quando si ha davanti un paziente con globo e si è in un PS o in un contesto geriatrico potrebbero essere necessari altri accertamenti e quindi il passaggio successivo richiede l'intervento del medico per valutare se un cateterismo estemporaneo o un cateterismo a permanenza.
In ambito chirurgico dopo un anestesia spinale o locoregionale è quasi sempre un cateterismo estemporaneo la soluzione per risolvere il dolore ed i potenziali traumatismi per una vescica iperestesa. Il cateterismo vescicale è estemporaneo in quanto la causa probabile è la mancanza del controllo in seguito all'anestesia che prima di un riempimento successivo della vescica si dovrebbe risolvere.

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